Castello della Sala

Castello della Sala
Nella terra dei bianchi, dove il tempo sembra essersi fermato

Nella terra dei bianchi, dove il tempo sembra essersi fermato

Il Castello della Sala si trova in Umbria, a poca distanza dal confine con la Toscana, a circa 18 chilometri dalla storica città di Orvieto. Le terre del Castello, imponente maniero di epoca medievale, si estendono per 600 ettari, di cui 229 ettari piantati a vigna, a metà strada tra il fiume Paglia e la vetta del Monte Nibbio.

La Storia

La Storia

Il Castello della Sala è stato costruito nel 1350 per Angelo Monaldeschi della Vipera, la cui famiglia era giunta in Italia al seguito di Carlo Magno nel IX secolo. Dal 1300 i membri della famiglia si osteggiavano per il controllo di Orvieto, raggiunto nel 1437 da parte di Gentile, nipote di Angelo dei Monaldeschi della Vipera e dittatore della città per circa un decennio. Dopo la morte di Gentile avvenuta nel 1466 si inaugura una stagione serena al castello coronata dal matrimonio rappacificatore tra Pietro Antonio della Vipera, figlio di Gentile, e sua cugina Giovanna Monaldeschi della Cervara.

Vigneti, sperimentazione e cantine

Vigneti, sperimentazione e cantine
I Vigneti

I Vigneti

I 229 ettari di vigneto, coltivati con varietà tradizionali come Procanico e Grechetto, ma anche con Chardonnay, Sauvignon Blanc, Sèmillon, Pinot Bianco, Viognier ed una piccola quota di Traminer e Riesling, si trovano ad un’altezza di 220 - 470 metri sul livello del mare. Quella del Castello della Sala è una zona altamente vocata alla produzione di bianchi con una sola eccezione: il Pinot nero, trova in questo terroir le condizioni ideali per esprimersi al meglio. L'area è caratterizzata da un suolo tendenzialmente argilloso, calcareo, ricco di conchiglie fossili, con vigneti ben esposti alla levata del sole e con ottime escursioni termiche.

Era il 1985, nasceva il Cervaro della Sala.

Era il 1985, nasceva il Cervaro della Sala.

Nella primavera del 1979, all'età di 25 anni, l'agronomo Renzo Cotarella arriva al Castello della Sala. Si comincia subito a lavorare a un ambizioso progetto: creare un vino bianco capace di esprimersi negli anni ed evolvere nel tempo. Si sperimenta lo Chardonnay e si approfondiscono le conoscenze sull’interessante Grechetto, capace di donare tipicità e territorialità. La ricerca di un grande vino che si affermi per carattere e personalità diviene quasi un’ossessione. Dopo una serie di annate deludenti è la vendemmia del 1985 a regalare il primo vero Cervaro della Sala: uno dei primi vini italiani a svolgere fermentazione malolattica ed affinamento in barriques.

Le Cantine

Le Cantine

La moderna concezione della cantina di vinificazione, ideata per esaltare la freschezza e gli aromi delle uve e per garantire una qualità senza compromessi, vive in armonia con la storica cantina di affinamento, risalente al XVI secolo e situata sotto l'antica roccaforte del Castello della Sala. Qui ancora oggi riposano in parte il Cervaro della Sala ed il Pinot Nero della Sala nelle barrique di rovere francese, protette dalle spesse mura della fortezza, capaci di mantenere una temperatura ed umidità naturalmente costanti.

Moderna identità territoriale in un antico territorio

Una grande identità territoriale, attraverso varietà autoctone e non. Ogni vino espressione moderna di un terroir antico.

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