L’autunno 2004 è stato caratterizzato da temperature piuttosto miti e da precipitazioni notevoli di gran lunga superiori a quelle degli ultimi anni. L’inverno che è seguito è stato rigido ma la piovosità è diminuita notevolmente riequilibrando i millimetri di pioggia accumulati nell’autunno. Il germogliamento è avvenuto con leggero ritardo anche se le temperature raggiunte nella primavera hanno permesso alle piante di recuperare bene. L’estate che è seguita è stata mite con temperature massime che non hanno superato i 35 gradi. L’uva ha subito una maturazione graduale e costante. Nei mesi di Ottobre e Novembre la presenza di nebbie mattutine, seguite dal sole pomeridiano, ha consentito un perfetto sviluppo della muffa nobile e di conseguenza un’ottima concentrazione nell’uva di zuccheri e aromi.
Le uve provengono da vigneti del Castello della Sala, situati tra i 200 e 300 metri s.l.m. su terreno argillosi, ricchi di fossili marini. L’uva, attaccata dalla Botrytis Cinerea ('muffa nobile') è arrivata in cantina con un ottimo equilibrio di concentrazione zuccherina e aromatica. La vendemmia è iniziata a Ottobre e si è protratta fino a Novembre. Le nebbie del mattino hanno assicurato una buona presenza di muffa nobile e la perdita di acqua è stata agevolata dalla presenza del sole pomeridiano. Traminer e Riesling sono stati vendemmiati alcuni giorni prima del Sauvignon Blanc, mentre le uve Grechetto sono state raccolte tra la fine di Ottobre e i primi di Novembre. Dopo la pressatura s, il mosto ha fermentato per circa 20 giorni ad una temperatura di circa 17°C. Il vino ottenuto, ancora dolce è stato introdotto in barriques di rovere francese (Alliers e Troncais) dove è rimasto per circa 6 mesi. Dopo questa fase il vino è stato assemblato e quindi imbottigliato.
Il Muffato della Sala è prodotto con uve botritizzate raccolte a fine ottobre - inizi di novembre, per dar modo alle nebbie mattutine di favorire lo sviluppo della Botrytis Cinerea o “muffa nobile” sui grappoli. Questa muffa riduce il contenuto di acqua dell’uva e ne concentra zuccheri e aromi, conferendo al Muffato della Sala un gusto armonico e inconfondibile. La prima annata è stata la 1987 ed era composta da varietà come Sauvignon Blanc (50%), Grechetto (30%) e Drupeggio (20%). Successivamente la composizione è variata fino ad arrivare a quella attuale. Muffato della Sala è un vino affascinante, espressione di un terroir unico, dalle quantità molto limitate.
Colore giallo dorato con aromi che ricordano le pesche e il miele. Un vino da dessert, ben strutturato e molto armonico.
Affascinante unione tra le uve Sauvignon Blanc, Grechetto, Traminer, Sémillon e Riesling ed il terroir unico del Castello della Sala. I grappoli, sfiorati dalle nebbie mattutine e favorite dal particolare microclima, si concedono alla Muffa Nobile, Botrytis Cinerea, che ne riduce il contenuto d’acqua, concentrandone gli zuccheri e donando al Muffato i suoi caratteristici aromi.
L’autunno 2004 è stato caratterizzato da temperature piuttosto miti e da precipitazioni notevoli di gran lunga superiori a quelle degli ultimi anni. L’inverno che è seguito è stato rigido ma la piovosità è diminuita notevolmente riequilibrando i millimetri di pioggia accumulati nell’autunno. Il germogliamento è avvenuto con leggero ritardo anche se le temperature raggiunte nella primavera hanno permesso alle piante di recuperare bene. L’estate che è seguita è stata mite con temperature massime che non hanno superato i 35 gradi. L’uva ha subito una maturazione graduale e costante. Nei mesi di Ottobre e Novembre la presenza di nebbie mattutine, seguite dal sole pomeridiano, ha consentito un perfetto sviluppo della muffa nobile e di conseguenza un’ottima concentrazione nell’uva di zuccheri e aromi.
Le uve provengono da vigneti del Castello della Sala, situati tra i 200 e 300 metri s.l.m. su terreno argillosi, ricchi di fossili marini. L’uva, attaccata dalla Botrytis Cinerea ('muffa nobile') è arrivata in cantina con un ottimo equilibrio di concentrazione zuccherina e aromatica. La vendemmia è iniziata a Ottobre e si è protratta fino a Novembre. Le nebbie del mattino hanno assicurato una buona presenza di muffa nobile e la perdita di acqua è stata agevolata dalla presenza del sole pomeridiano. Traminer e Riesling sono stati vendemmiati alcuni giorni prima del Sauvignon Blanc, mentre le uve Grechetto sono state raccolte tra la fine di Ottobre e i primi di Novembre. Dopo la pressatura s, il mosto ha fermentato per circa 20 giorni ad una temperatura di circa 17°C. Il vino ottenuto, ancora dolce è stato introdotto in barriques di rovere francese (Alliers e Troncais) dove è rimasto per circa 6 mesi. Dopo questa fase il vino è stato assemblato e quindi imbottigliato.
Il Muffato della Sala è prodotto con uve botritizzate raccolte a fine ottobre - inizi di novembre, per dar modo alle nebbie mattutine di favorire lo sviluppo della Botrytis Cinerea o “muffa nobile” sui grappoli. Questa muffa riduce il contenuto di acqua dell’uva e ne concentra zuccheri e aromi, conferendo al Muffato della Sala un gusto armonico e inconfondibile. La prima annata è stata la 1987 ed era composta da varietà come Sauvignon Blanc (50%), Grechetto (30%) e Drupeggio (20%). Successivamente la composizione è variata fino ad arrivare a quella attuale. Muffato della Sala è un vino affascinante, espressione di un terroir unico, dalle quantità molto limitate.
Colore giallo dorato con aromi che ricordano le pesche e il miele. Un vino da dessert, ben strutturato e molto armonico.
Il Castello della Sala si trova in Umbria, a poca distanza dal confine con la Toscana, a circa 18 chilometri dalla storica città di Orvieto. Le terre del Castello, imponente maniero di epoca medievale, si estendono per 600 ettari, di cui 229 ettari piantati a vigna, ad un’altezza di 220 - 470 metri sul livello del mare, tra le dolci colline che caratterizzano la bella campagna di queste zone. Il suolo è tendenzialmente argilloso, calcareo, ricco di conchiglie fossili, con vigneti ben esposti alla levata del sole e con ottime escursioni termiche: quella del Castello della Sala è una zona altamente vocata alla produzione di bianchi. Una sola eccezione: il Pinot nero, trova in questo terroir le condizioni ideali per esprimersi al meglio.
Terreni argillosi, ricchi di fossili marini.