Dopo un fine anno freddo e nevoso, il 2011 è iniziato con un clima piuttosto asciutto e con un inizio di primavera assolutamente mite. Il caldo dei primi giorni di Aprile ha anticipato il germogliamento delle viti di circa 10 giorni rispetto alla media storica. Maggio e Giugno sono stati molto favorevoli, con poche piogge e temperature miti e il fresco di luglio ha permesso di riallineare le fasi fenologiche delle piante. A partire dalla prima decade di Agosto le temperature sono aumentate fino ad oltre metà Settembre. Fino agli ultimi giorni del mese di Settembre le uve Sangiovese, a causa delle elevate temperature, hanno lentamente condotto il loro processo di maturazione, fino a che a partire dalla ultima decade di Settembre le condizioni climatiche sono mutate: le temperature notturne sono calate e l’escursione termica ha consentito alle uve di evolvere, tanto che le raccolte sono iniziate il 27 Settembre e sono state ultimate nella prima decade di Ottobre. Il Cabernet Franc ha avuto un’ottima evoluzione, le uve sono maturate regolarmente e sono state portate in cantina tra il 20 e il 26 Settembre. Le vendemmie del Cabernet Sauvignon si sono concentrate invece nei primi dieci giorni di Ottobre, iniziando dalle parcelle più precoci e terminando nelle zone di maggiore altitudine.
Durante la fermentazione e la macerazione, nei serbatoi troncoconici da 60 hl, i mosti si sono trasformati lentamente in vino; una volta separate bucce e vino, si è avviata la fermentazione malolattica che, in barriques, ha esaltato la finezza e la piacevolezza del vino. E’ iniziato quindi il processo di invecchiamento che, nel caso del Solaia 2011, è durato circa 14 mesi, in fusti nuovi di rovere francese. Durante questo periodo i diversi lotti, vinificati separatamente in base alla varietà e alle coltivazioni specifiche, si sono elevati in legno, per poi essere assemblati pochi mesi prima dell’imbottigliamento.
Solaia è un vigneto di circa 20 ettari esposto a sud-ovest tra i 350 e i 400 metri s.l.m. su un suolo roccioso calcareo con roccia di alberese e galestro, situato presso Tenuta Tignanello. La famiglia Antinori ha prodotto questo vino per la prima volta con l’annata 1978; l’uvaggio iniziale era 80% Cabernet Sauvignon e 20% Cabernet Franc, che è stato ripetuto nel 1979. Nelle annate successive è stato introdotto un 20% di Sangiovese e sono state fatte alcune correzioni nel rapporto tra Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, fino ad arrivare alla composizione attuale. Solaia è prodotto soltanto nelle annate eccezionali e non è stato prodotto nel 1980, 1981, 1983,1984 e 1992.
Di colore rosso rubino intenso, a tratti impenetrabile. Al naso si percepiscono le intense note calde che rispecchiano l’andamento stagionale, pur mantenendo una delicata freschezza. Al palato la frutta rossa matura e la spezia, accompagnate a note floreali e profonde, definiscono la sua struttura complessa. Al palato è suadente, ricco, avvolgente e dolce grazie alla presenza di tannini pronti, spessi e soffici. L’equilibrio acidico contribuisce ad un’ottima espressione nel sapore e ad una persistenza gustativa lunga ed estremamente piacevole.
I Vini Di Veronelli 2015 Super Tre Stelle Italia Bibenda 2015 5 Grappoli Italia Annuario L. Maroni 93/100 Italia Wine Advocate 91/100 USA Antonio Galloni 96/100 USA James Suckling 96/100 USA Daniele Cernilli 97 /100 Italia Falstaff 97/100 Austria Wine Enthusiast 94/100 USA
Dopo un fine anno freddo e nevoso, il 2011 è iniziato con un clima piuttosto asciutto e con un inizio di primavera assolutamente mite. Il caldo dei primi giorni di Aprile ha anticipato il germogliamento delle viti di circa 10 giorni rispetto alla media storica. Maggio e Giugno sono stati molto favorevoli, con poche piogge e temperature miti e il fresco di luglio ha permesso di riallineare le fasi fenologiche delle piante. A partire dalla prima decade di Agosto le temperature sono aumentate fino ad oltre metà Settembre. Fino agli ultimi giorni del mese di Settembre le uve Sangiovese, a causa delle elevate temperature, hanno lentamente condotto il loro processo di maturazione, fino a che a partire dalla ultima decade di Settembre le condizioni climatiche sono mutate: le temperature notturne sono calate e l’escursione termica ha consentito alle uve di evolvere, tanto che le raccolte sono iniziate il 27 Settembre e sono state ultimate nella prima decade di Ottobre. Il Cabernet Franc ha avuto un’ottima evoluzione, le uve sono maturate regolarmente e sono state portate in cantina tra il 20 e il 26 Settembre. Le vendemmie del Cabernet Sauvignon si sono concentrate invece nei primi dieci giorni di Ottobre, iniziando dalle parcelle più precoci e terminando nelle zone di maggiore altitudine.
Era il 1928 quando Niccolò Antinori, padre di Piero Antinori, decise di chiamare questo vino con il nome della villa di famiglia affinché rappresentasse la sua personale interpretazione dell’identità chiantigiana e toscana.
Villa Antinori è il vino simbolo di Casa Antinori, un’etichetta storica toscana, dallo stile contemporaneo. “Si chiama Villa Antinori. Rosso di Sangue Toscano […] da uve nate, maturate e raccolte nei nostri vigneti delle tenute toscane e poi vinificate e invecchiate in Casa Antinori”. Cit. Piero Antinori
Quel disegno in etichetta, raffigurante Villa del Cigliano, simboleggia il concetto di casa, di territorio, di Toscana. “I francesi hanno gli chateaux? E noi abbiamo le Ville!” Così Niccolò Antinori spiegava scherzosamente la scelta dell’illustrazione in etichetta, innovativa per quel tempo.
Il nome celebra i Monaldeschi della Cervara, storica famiglia proprietaria nel XVI secolo del Castello della Sala.
Vigneto Vignaferrovia prende il nome da un’antica stazione ferroviaria del XIX secolo presente a pochi metri dai filari.
Poggio alle Nane nasce da un’area altamente vocata alla produzione di vini di qualità, una zona in cui i Cabernet così come il Carménère riescono ad esprimersi al meglio.
Il Pinot Nero trova al Castello della Sala, storica terra dei bianchi, un espressione autentica e tipica, capace di raccontare il profondo carattere territoriale.
L’Aleatico, antica varietà toscana coltivata fin dai tempi degli etruschi, trova in questo territorio una moderna espressione.
Villa del Cigliano, situata tra le morbide colline di San Casciano in Val di Pesa (FI), è un luogo da sempre legato alla famiglia; è qui che generazioni di Antinori sono nati e vissuti a partire dal 1546, anno in cui Alessandro di Niccolò Antinori divenne proprietario dell’edificio.
L’etichetta fu disegnata da Silvio Coppola nel 1974, per l’uscita dell’annata 1971. Fu in una cena del 1973 al Castello della Sala che uscì fuori il nome di Coppola. Grafico e designer, famoso per le sue lampade essenziali, i mobili rigorosi, ma anche le copertine di tanti libri Feltrinelli, Coppola era il nome giusto per quel lavoro.
Un territorio, quello di Guado al Tasso, contraddistinto dall’Anfiteatro Bolgherese, una serie di colline che racchiudono la pianura che si affaccia sul mare, capace di creare un microclima unico, con grandi escursioni termiche. I vigneti di Guado al tasso si trovano ai piedi dell’Anfiteatro e, nella notte, l’aria fredda scende dalle colline fino a rinfrescare i filari. Queste particolari condizioni climatiche donano alle uve una spiccata aromaticità e garantiscono una perfetta maturazione dell’acino.
Il Cervaro della Sala è stato uno dei primi bianchi italiani a svolgere fermentazione malolattica ed affinamento in barrique.
Poggio alle Nane prende il nome dalla zona in cui si trovano i vigneti: un'area dove originariamente erano allevate delle anatre localmente chiamate "nane", estesa dal poggio al lago ancora oggi esistenti.
Vigneto Vignaferrovia poggia su un suolo caratterizzato fortemente da rocce e sassi, capace di limitare naturalmente la vigoria della vite ed esaltare la qualità delle uve.
I 4 ettari di vigneto del Pinot Nero percorrono la collina, dividendosi in terrazzamenti, disegnando linee sinuose e morbide.
“A” rappresenta l’unione dell’ iniziale della tenuta, Fattoria Aldobrandesca, con quella della varietà, l’Aleatico.
Il Marchese Piero Antinori, attuale Presidente Onorario, decise di far firmare l’etichetta di Tignanello a suo padre, Niccolò Antinori, come simbolo di riconoscenza per la fiducia dimostratagli.
Guado al Tasso riporta nella propria capsula lo stemma storico della famiglia Antinori.
Cervaro della Sala nasce dalla volontà di creare un vino bianco capace di affrontare lunghi affinamenti.
La particolare esposizione a sud/ovest dei vigneti permettono ai venti dal mare di mitigare le temperature estive del vigneto limitandone i picchi di calore.
Il particolare clima del Castello della Sala ha costretto gli agronomi ad ideare un modo per proteggere gli acini dal sole estivo. I tralci vengono fatti allungare e ripiegati sulla pianta in modo che le foglie possano ombreggiare i grappoli di Pinot Nero.
“A” nasce dalla ricerca dell’equilibrio tra il carattere spiccato dell’Aleatico e l’unicità del suolo vulcanico.
Lo stemma storico della famiglia Antinori.
Guado al Tasso presenta in etichetta lo stemma della famiglia Della Gherardesca con le sue iniziali, DG, antica proprietaria della tenuta.
Nel 1985, Renzo Cotarella, allora enologo del Castello della Sala, produce la prima annata del Cervaro della Sala.
La famiglia Antinori ha voluto interpretare in maniera personale e profonda un vino storico come il Brunello di Montalcino.
Il “sole” di Tignanello stilizzato da Silvio Coppola.