Lâannata 2018 è stata contraddistinta da un leggero ritardo dello sviluppo della vite, recuperato a partire dal germogliamento. Le successive fasi vegetative di fioritura ed allegagione sono state regolari, favorite dalle temperature miti e dalle ottime riserve idriche accumulate durante la primavera, stagione tendenzialmente piovosa. Alle precipitazioni frequenti dallâinizio di marzo fino ai primi giorni di luglio è seguito un clima soleggiato fino alla metĂ di agosto, senza picchi di temperatura eccessivi. Gli ultimi quindici giorni del mese sono stati caratterizzati da piogge occasionali, seguiti da belle giornate caratterizzate da un aumento delle temperature a partire dal mese di settembre. La vendemmia, iniziata nella terza decade di agosto per il Pinot Grigio, è proseguita con il Pinot Bianco, Trebbiano e Malvasia Toscana per concludersi con il Riesling Renano ad inizio ottobre.
Lâuva raccolta è stata diraspata e pressata delicatamente. Il mosto è stato raffreddato ad una temperatura di 10°C per favorirne il naturale illimpidimento; dopo 48 ore è stato trasferito in serbatoi di acciaio inox dove ha avuto luogo la fermentazione alcolica ad una temperatura non superiore a 18 °C. Il vino è stato quindi conservato in serbatoi di acciaio inox ad una temperatura di 10 °C e la lavorazione in piccoli lotti appena prima dellâimbottigliamento ha permesso al Villa Antinori di mantenere la caratteristica freschezza e tipicitĂ aromatica.
Il Villa Antinori Bianco rappresenta uno dei vini storici della famiglia Antinori. à stato prodotto per la prima volta con l'annata 1931 da Niccolò Antinori; da allora l'etichetta è rimasta praticamente invariata, cosÏ come la filosofia di produzione, orientata nel rappresentare la propria terra di origine.
Villa Antinori bianco si presenta di un colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Al naso è fine ed elegante, fruttato e floreale, con note di banana, ananas, fiori bianchi e frutta candita. Al palato è equilibrato, con una buona persistenza ed un finale minerale.
Lâannata 2018 è stata contraddistinta da un leggero ritardo dello sviluppo della vite, recuperato a partire dal germogliamento. Le successive fasi vegetative di fioritura ed allegagione sono state regolari, favorite dalle temperature miti e dalle ottime riserve idriche accumulate durante la primavera, stagione tendenzialmente piovosa. Alle precipitazioni frequenti dallâinizio di marzo fino ai primi giorni di luglio è seguito un clima soleggiato fino alla metĂ di agosto, senza picchi di temperatura eccessivi. Gli ultimi quindici giorni del mese sono stati caratterizzati da piogge occasionali, seguiti da belle giornate caratterizzate da un aumento delle temperature a partire dal mese di settembre. La vendemmia, iniziata nella terza decade di agosto per il Pinot Grigio, è proseguita con il Pinot Bianco, Trebbiano e Malvasia Toscana per concludersi con il Riesling Renano ad inizio ottobre.
Era il 1928 quando Niccolò Antinori, padre di Piero Antinori, decise di chiamare questo vino con il nome della villa di famiglia affinchĂŠ rappresentasse la sua personale interpretazione dellâidentitĂ chiantigiana e toscana.
Villa Antinori è il vino simbolo di Casa Antinori, unâetichetta storica toscana, dallo stile contemporaneo. âSi chiama Villa Antinori. Rosso di Sangue Toscano [âŚ] da uve nate, maturate e raccolte nei nostri vigneti delle tenute toscane e poi vinificate e invecchiate in Casa Antinoriâ. Cit. Piero Antinori
Quel disegno in etichetta, raffigurante Villa del Cigliano, simboleggia il concetto di casa, di territorio, di Toscana. âI francesi hanno gli chateaux? E noi abbiamo le Ville!â CosĂŹ Niccolò Antinori spiegava scherzosamente la scelta dellâillustrazione in etichetta, innovativa per quel tempo.
Il nome celebra i Monaldeschi della Cervara, storica famiglia proprietaria nel XVI secolo del Castello della Sala.
Vigneto Vignaferrovia prende il nome da unâantica stazione ferroviaria del XIX secolo presente a pochi metri dai filari.
Poggio alle Nane nasce da unâarea altamente vocata alla produzione di vini di qualitĂ , una zona in cui i Cabernet cosĂŹ come il CarmĂŠnère riescono ad esprimersi al meglio.
Il Pinot Nero trova al Castello della Sala, storica terra dei bianchi, un espressione autentica e tipica, capace di raccontare il profondo carattere territoriale.
LâAleatico, antica varietĂ toscana coltivata fin dai tempi degli etruschi, trova in questo territorio una moderna espressione.
Villa del Cigliano, situata tra le morbide colline di San Casciano in Val di Pesa (FI), è un luogo da sempre legato alla famiglia; è qui che generazioni di Antinori sono nati e vissuti a partire dal 1546, anno in cui Alessandro di Niccolò Antinori divenne proprietario dellâedificio.
Lâetichetta fu disegnata da Silvio Coppola nel 1974, per lâuscita dellâannata 1971. Fu in una cena del 1973 al Castello della Sala che uscĂŹ fuori il nome di Coppola. Grafico e designer, famoso per le sue lampade essenziali, i mobili rigorosi, ma anche le copertine di tanti libri Feltrinelli, Coppola era il nome giusto per quel lavoro.
Un territorio, quello di Guado al Tasso, contraddistinto dallâAnfiteatro Bolgherese, una serie di colline che racchiudono la pianura che si affaccia sul mare, capace di creare un microclima unico, con grandi escursioni termiche. I vigneti di Guado al tasso si trovano ai piedi dellâAnfiteatro e, nella notte, lâaria fredda scende dalle colline fino a rinfrescare i filari. Queste particolari condizioni climatiche donano alle uve una spiccata aromaticitĂ e garantiscono una perfetta maturazione dellâacino.
Il Cervaro della Sala è stato uno dei primi bianchi italiani a svolgere fermentazione malolattica ed affinamento in barrique.
Poggio alle Nane prende il nome dalla zona in cui si trovano i vigneti: un'area dove originariamente erano allevate delle anatre localmente chiamate "nane", estesa dal poggio al lago ancora oggi esistenti.
Vigneto Vignaferrovia poggia su un suolo caratterizzato fortemente da rocce e sassi, capace di limitare naturalmente la vigoria della vite ed esaltare la qualitĂ delle uve.
I 4 ettari di vigneto del Pinot Nero percorrono la collina, dividendosi in terrazzamenti, disegnando linee sinuose e morbide.
âAâ rappresenta lâunione dellâ iniziale della tenuta, Fattoria Aldobrandesca, con quella della varietĂ , lâAleatico.
Il Marchese Piero Antinori, attuale Presidente Onorario, decise di far firmare lâetichetta di Tignanello a suo padre, Niccolò Antinori, come simbolo di riconoscenza per la fiducia dimostratagli.
Guado al Tasso riporta nella propria capsula lo stemma storico della famiglia Antinori.
Cervaro della Sala nasce dalla volontĂ di creare un vino bianco capace di affrontare lunghi affinamenti.
La particolare esposizione a sud/ovest dei vigneti permettono ai venti dal mare di mitigare le temperature estive del vigneto limitandone i picchi di calore.
Il particolare clima del Castello della Sala ha costretto gli agronomi ad ideare un modo per proteggere gli acini dal sole estivo. I tralci vengono fatti allungare e ripiegati sulla pianta in modo che le foglie possano ombreggiare i grappoli di Pinot Nero.
âAâ nasce dalla ricerca dellâequilibrio tra il carattere spiccato dellâAleatico e lâunicitĂ del suolo vulcanico.
Lo stemma storico della famiglia Antinori.
Guado al Tasso presenta in etichetta lo stemma della famiglia Della Gherardesca con le sue iniziali, DG, antica proprietaria della tenuta.
Nel 1985, Renzo Cotarella, allora enologo del Castello della Sala, produce la prima annata del Cervaro della Sala.
La famiglia Antinori ha voluto interpretare in maniera personale e profonda un vino storico come il Brunello di Montalcino.
Il âsoleâ di Tignanello stilizzato da Silvio Coppola.