L’annata 2021 è stata contraddistinta da un inverno mite con medie precipitazioni che hanno garantito buone riserve idriche nel suolo, utili per l’inizio della stagione vegetativa. La primavera è stata inizialmente fredda favorendo così un leggero ritardo nelle fasi di germogliamento e successiva fioritura. I mesi estivi sono stati caldi e asciutti, assicurando la perfetta maturazione e integrità dell’acino. La raccolta è iniziata la prima settimana di settembre con il Viognier, con uve caratterizzate da fragranze floreali, proseguendo poi con il Vermentino, contraddistinto da note agrumate, e si è conclusa con l’Ansonica, con acini capaci di donare al vino sapidità e finezza.
All’arrivo in cantina le uve sono state pressate in maniera soffice e vinificate separatamente, in modo da esaltare le caratteristiche di ciascuna varietà . Il mosto così ottenuto, è stato portato a una temperatura di 10 °C per circa 24 ore al fine di favorirne il naturale illimpidimento; è stato successivamente trasferito in serbatoi di acciaio inox, dove ha avuto luogo la fermentazione alcolica a una temperatura controllata di 16 °C. Vivia ha affinato un breve periodo in acciaio a contatto con i propri lieviti per circa 3 mesi prima di essere imbottigliato nel mese di gennaio 2022.
Fattoria Le Mortelle si trova nel cuore della Maremma Toscana, a pochi chilometri da Castiglione della Pescaia, in una posizione straordinaria ed affascinante sia per la natura che per la storia dei luoghi che la circondano. La famiglia Antinori è presente da sempre in queste terre. Nel 1863, un atto patrimoniale menziona tra i possedimenti proprio Poggio Franco, uno dei vigneti più vocati della tenuta, insieme ad altre parcelle di terreno. La famiglia dal 1999 ha lavorato sia ai vigneti che alla nuova cantina con la convinzione che l’area, ancora emergente nel panorama vitivinicolo italiano, sia altamente vocata alla produzione di vini di qualità e che qui si possono esprimere al meglio le caratteristiche del terroir e delle varietà coltivate. Il terreno, di medio impasto, sabbioso e limoso, ha una composizione prevalentemente siliceo-argillosa ed è, in certe zone, ricco di scheletro. Qui il Vermentino e l’Ansonica, vitigni tipici della zona costiera toscana, si uniscono al Viognier, messo a dimora dopo anni di paziente sperimentazione, per un bianco elegante, testimone degli aromi e dei colori della costa della Maremma.
Vivia 2021 si presenta di un colore giallo paglierino con riflessi verdolini brillanti. L’impatto olfattivo è caratterizzato da delicati aromi di frutta, in particolare di mela e ananas, ben in armonia con fini note floreali di tiglio e camomilla; completano il bouquet eleganti sensazioni agrumate e di erbe mediterranee che ricordano la salvia. Al palato è vibrante e sapido, con un finale fresco, persistente e contraddistinto da sentori di agrumi canditi e rosmarino.
Vermentino e Ansonica, vitigni tipici della zona costiera toscana, si uniscono al Viognier, messo a dimora dopo anni di paziente sperimentazione, per un bianco elegante, testimone degli aromi e dei colori della costa della Maremma.
L’annata 2021 è stata contraddistinta da un inverno mite con medie precipitazioni che hanno garantito buone riserve idriche nel suolo, utili per l’inizio della stagione vegetativa. La primavera è stata inizialmente fredda favorendo così un leggero ritardo nelle fasi di germogliamento e successiva fioritura. I mesi estivi sono stati caldi e asciutti, assicurando la perfetta maturazione e integrità dell’acino. La raccolta è iniziata la prima settimana di settembre con il Viognier, con uve caratterizzate da fragranze floreali, proseguendo poi con il Vermentino, contraddistinto da note agrumate, e si è conclusa con l’Ansonica, con acini capaci di donare al vino sapidità e finezza.
All’arrivo in cantina le uve sono state pressate in maniera soffice e vinificate separatamente, in modo da esaltare le caratteristiche di ciascuna varietà . Il mosto così ottenuto, è stato portato a una temperatura di 10 °C per circa 24 ore al fine di favorirne il naturale illimpidimento; è stato successivamente trasferito in serbatoi di acciaio inox, dove ha avuto luogo la fermentazione alcolica a una temperatura controllata di 16 °C. Vivia ha affinato un breve periodo in acciaio a contatto con i propri lieviti per circa 3 mesi prima di essere imbottigliato nel mese di gennaio 2022.
Fattoria Le Mortelle si trova nel cuore della Maremma Toscana, a pochi chilometri da Castiglione della Pescaia, in una posizione straordinaria ed affascinante sia per la natura che per la storia dei luoghi che la circondano. La famiglia Antinori è presente da sempre in queste terre. Nel 1863, un atto patrimoniale menziona tra i possedimenti proprio Poggio Franco, uno dei vigneti più vocati della tenuta, insieme ad altre parcelle di terreno. La famiglia dal 1999 ha lavorato sia ai vigneti che alla nuova cantina con la convinzione che l’area, ancora emergente nel panorama vitivinicolo italiano, sia altamente vocata alla produzione di vini di qualità e che qui si possono esprimere al meglio le caratteristiche del terroir e delle varietà coltivate. Il terreno, di medio impasto, sabbioso e limoso, ha una composizione prevalentemente siliceo-argillosa ed è, in certe zone, ricco di scheletro. Qui il Vermentino e l’Ansonica, vitigni tipici della zona costiera toscana, si uniscono al Viognier, messo a dimora dopo anni di paziente sperimentazione, per un bianco elegante, testimone degli aromi e dei colori della costa della Maremma.
Vivia 2021 si presenta di un colore giallo paglierino con riflessi verdolini brillanti. L’impatto olfattivo è caratterizzato da delicati aromi di frutta, in particolare di mela e ananas, ben in armonia con fini note floreali di tiglio e camomilla; completano il bouquet eleganti sensazioni agrumate e di erbe mediterranee che ricordano la salvia. Al palato è vibrante e sapido, con un finale fresco, persistente e contraddistinto da sentori di agrumi canditi e rosmarino.
Fattoria Le Mortelle si trova nel cuore della Maremma Toscana, a pochi chilometri da Castiglione della Pescaia, in una posizione straordinaria ed affascinante sia per la natura che per la storia dei luoghi che la circondano. La famiglia Antinori è presente da sempre in queste terre. Nel 1863, un atto patrimoniale menziona tra i possedimenti proprio Poggio Franco, uno dei vigneti più vocati della tenuta, insieme ad altre parcelle di terreno. La famiglia dal 1999 ha lavorato sia ai vigneti che alla nuova cantina con la convinzione che l’area, ancora emergente nel panorama vitivinicolo italiano, sia altamente vocata alla produzione di vini di qualità e che qui si possono esprimere al meglio le caratteristiche del terroir e delle varietà coltivate. La fattoria si estende su 270 ettari di cui 170 piantati a vigneto con a Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, oltre a più recenti impianti di varietà a bacca bianca come Vermentino, Ansonica e Viognier, e ad una piccola quota di Carménère. Il terreno, di medio impasto, sabbioso e limoso, ha una composizione prevalentemente siliceo-argillosa ed è, in certe zone, ricco di scheletro.
Terreno di medio impasto, sabbioso e limoso.